
Abbiamo scelto di utilizzare il termine di “vino naturale” perchè vogliamo sostenere e credere in un movimento di avanguardia eno-eco-gastronomica e contadina. E’ nostra intenzione affermare, vendemmia dopo vendemmia, che il vino naturale deve essere buono, sano, vivo.
Deve essere soltanto un prodotto artigianale, del vignaiolo, che coltiva con i metodi dell’agricoltura biologica o meglio ancora biodinamica. Deve essere composto da 100% uva e minimi dosaggi di solforosa, meglio zero quando possibile. Deve essere portatore di un chiaro messaggio ecologico: coltivare in modo pulito si può e i risultati sono eccelsi. Deve saper emozionare, appagare, dissetare, dare gioia.
E infine, deve avere un giusto prezzo
In cantina utilizziamo le nostre uve con i loro lieviti. Poi pigiature soffici, macerazioni brevi, rimontaggi delicati, travasi con luna, affinamento in acciaio per sei mesi e almeno altri sei in bottiglia. Per la rifermentazione usiamo il nostro mosto dell’annata conservato con il freddo e opportunamente aggiunto prima dell’imbottigliamento con la luna e le stelle giuste di febbraio e marzo. Nessun solfito aggiunto in nessuna fase della vinificazione e nessun altro additivo (ci mancherebbe!).
